Disturbo Post-Traumatico da Stress

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Il disturbo post-traumatico da stress è un disturbo psichiatrico transitorio che può insorgere in soggetti di qualunque età che abbiano vissuto o che abbiano assistito a un evento traumatico che ha implicato un rischio per l'integrità fisica o per la vita, propria o di altre persone.

Affinché si sviluppi il disturbo post-traumatico da stress non è indispensabile che la situazione sperimentata sia stata effettivamente catastrofica (come una guerra, un incidente aereo, un grave incendio o una calamità naturale devastante), ma è sufficiente che la persona coinvolta l'abbia percepita come tale.

Entro certi limiti, quindi, la probabilità che si instauri il disturbo non dipende solamente dal tipo di evento vissuto, ma anche dal profilo psicoemotivo e da fattori di vulnerabilità individuali della persona interessata; dipende probabilmente più da fattori soggettivi che dalla gravità dello stressor.

Gli effetti del trauma sull’individuo e sulla sua personalità fanno si che l’individuo con questo disturbo oscilli tra la negazione dell’evento e la ripetizione compulsiva attraverso flashback o incubi. La mente cerca pertanto di elaborare e organizzare gli stimoli opprimenti.

Le tematiche psicologiche comuni che conseguono a un disturbo post-traumatico da stress sono: dolore o tristezza; colpa per i propri impulsi di rabbia o distruttivi; paura di diventare distruttivi; sentimenti di colpa per essere sopravvissuti; paura di identificarsi con le vittime; vergogna rispetto al sentimento di impotenza e di vuoto; paura di rivivere il trauma; intensa rabbia diretta verso la fonte del trauma.

Un’ambizione ragionevole per il trattamento psicoterapeutico è quella di arrestare, nell’immediato, qualunque peggioramento futuro, di sostenere le aree di funzionamento adeguato e di ristabilire l’integrità del sofferente come persona.